OKR significa objective and key result e, se implementati nel lavoro, possono dare una svolta al tuo metodo di gestione degli obiettivi.
Quindi possiamo definirli come una metodologia di management per obiettivi che si basa su due elementi ben differenti tra loro:
Objective viene identificato all’interno di questa metodologia come il macro obiettivo che si vuole raggiungere.
Key results, invece, sono le azioni da intraprendere e portare avanti per raggiungere quell’obiettivo.
In questo ultimo periodo molte aziende stanno implementando questa metodologia; i modelli usati precedentemente risultano troppo obsoleti e incentrati sulla competitività mentre gli okr riescono a stimolare interi team senza creare ansia da prestazione e incentivano maggiormente la condivisione. Questo giova in maniera massiccia al Teamwork che, con un lavoro più qualitativo, riesce a raggiungere obiettivi sempre più alti.
Le vecchie metodologie quali KPI, MBO risultano eccessivamente schiaccianti per i collaboratori , infatti le problematiche più comuni sono la poca elasticità e l’individualismo esasperato.
Per questa metodologia non è tanto importante il raggiungimento dell’obiettivo ma il modo in cui si è arrivati a raggiungerlo.
Per le vecchie metodologie raggiungere un obiettivo all’80% poteva essere considerato un fallimento ; invece negli Okr è un ottimo risultato poiché l’obiettivo sarà sicuramente molto ambizioso invece un obiettivo completato al 100% potrebbe essere di facile approccio.
Per usare correttamente gli Okr bisogna in primis capire la struttura a più livelli. Per capire meglio di cosa si tratta facciamo un esempio concreto:
Un’azienda ha come macro obiettivo aumentare il fatturato del 30% nei prossimi sei mesi.
Per raggiungere quest’obiettivo bisogna individuare 3 risultati chiave:
- Aumentare le cifra d’affari dello store
- Ottimizzare i processi produttivi
- Ridurre la durata di vita dei prodotti e ridurre le spese superflue
I 3 reparti, marketing, management e acquisti avranno a loro volta 3 macro obiettivi ma insieme lavorano per l’obiettivo finale dell’azienda. I loro 3 macro obiettivi dovranno essere scomposti ulteriormente in 3 macro aree. Esempio ufficio marketing:
- Aumentare le vendite del 30%
- Aumentare il paniere medio del 10%
- Aumentare l’ingresso nello store del 30%
Tutti i collaboratori coinvolti in questo processo avranno degli obiettivi da cui partire e la somma dei loro singoli obiettivi andrà a generare l’obiettivo del reparto marketing.
Ancora con un esempio del sotto-reparto “aumentare le vendite del 30%” potrebbe essere:
- Campagne adv drive to store
- Eventi dedicati
- Lavorare sulla collettività
Naturalmente questo è solo un macro esempio su come dovrebbe essere usato il metodo OKR. Attenzione però a non sminuire questo metodo pensandolo solo come un processo di scomposizione. La metodologia OKR si interseca con il quotidiano, lo possiamo definire come un vero e proprio mindset.
La scomposizione è un nuovo modo di approcciarsi al lavoro e coordinare nel miglior modo diversi team.
Quindi introdurre gli okr in una azienda comporta diversi vantaggi, uno su tutti è un
ALLINEAMENTO E ORGANIZZAZIONE aziendale più efficace, maggiore fluidità nei processi
VALUTAZIONI OGGETTIVE; non c’è spazio per interpretazioni ma i risultati sono oggettivi , perché la somma di questi porta al compimento dell’obiettivo.
TRASPARENZA , tutti gli obiettivi sono chiari e condivisi con tutti i team. Ognuno conosce il suo e quello del suo compagno.
RESPONSABILITÀ, tutti i collaboratori vengono messi in condizione di organizzare il proprio lavoro e c’è fiducia massima verso tutti i collaboratori. Questo clima crea responsabilità collettiva.
Questa metodologia deve essere proposta in maniera graduale, bisogna avere pazienza e sopratutto fiducia dei collaboratori. Gli Okr funzionano solo quando tutto il team è responsabile e libero di prendere decisioni.