Il colore, da sempre, non solo permette il trasferimento di uno specifico significato ma consente di attirare l’attenzione del consumatore per fargli distinguere, solitamente, con un solo colpo d’occhio la vasta gamma di prodotti.
Soprattutto nel campo del marketing e della pubblicità, poi, il colore assume un ruolo altamente seduttivo, chiaramente indispensabile alle caratteristiche qualitative che ogni brand intende veicolare al pubblico.
Risulta ovvio, infatti, che nel mondo della pubblicità non vi sono solo stimoli testuali, ma vi è una precisa e arguta combinazione di elementi visivi, iconici e intertestuali capaci di influenzare le modalità di selezione dell’informazione del pubblico.
Scegliere i colori giusti, quindi, non è un sentiero facile da percorrere, è spesso in salita, irto di sassi acuminati che rendono doloroso il cammino, ci sono guadi da superare, tragitti in acqua da attraversare in apnea, ci sono orizzonti difficili da esplorare, scelte sofferte da operare; è nascondersi tra i cespugli e mettersi in ascolto cercando di distinguere il movimento delle foglie dovuto al passaggio di un pericolo o, semplicemente, ad un folata di vento proprio come sapevano fare i briganti dati alla macchia.
Ricerche condotte nel campo del web marketing rivelano infatti che i colori dei siti web con maggiore appeal sono il blu, l’arancione e il grigio. La dimensione estetica, pertanto, contribuisce non solo alla bellezza esteriore della pagina, ma anche alla sua bontà funzionale.
Il blu è, d’altronde, il colore della sicurezza e della giustizia, della massima spiritualità, rappresenta la calma, il coraggio, l’esempio da dare agli altri, la tranquillità.
Anche i progettisti dei siti web, quindi, devono dare la giusta importanza al colore che utilizzano per creare un sito, dal momento che il colore, grazie ai significati che trasmette, ha il potere di comunicare un determinato messaggio al consumatore, influenzandone così percezioni ed emozioni.